
Quali sono i benefici ambientali di una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione sono una validissima alternativa ai classici impianti a gas, in grado di apportare diversi benefici in termini di efficienza, affidabilità e resa generale.
Grazie ad una tecnologia particolarmente avanzata, le caldaie a condensazione rappresentano un sistema di riscaldamento innovativo, capace sia di abbattere i consumi di gas, rendendo i costi meno eccessivi, che di ridurre le emissioni nocive, favorendo in questo modo la sostenibilità ambientale.
In commercio ne esistono molteplici, così come quelle vendute dall’azienda H2O Italia, caldaie a condensazione delle migliori marche, tra cui potrete scegliere quella più adatta alle vostre esigenze sia di budget che inerenti la vostra unità abitativa.
Come funziona una caldaia a condensazione
Alla base del funzionamento delle caldaie a condensazione vi è la combustione, come per le caldaie tradizionali.
La grande differenza, che rende unici questi sistemi, risiede nella capacità di limitare la dispersione del calore. Se le normali caldaie disperdono gran parte dell’energia termica prodotta attraverso la combustione di gas, le caldaie a condensazione riescono invece ad utilizzarla pienamente.
Tutto ciò e reso possibile dallo scambiatore primario, nel quale vengono canalizzati anche i gas combusti che andrebbero altrimenti persi: questi gas vengono poi raffreddati e trasformati in condensa (affinché il vapore acqueo possa cedere calore deve condensare, e questo processo avviene a temperature al di sotto dei 56° C).
Grazie al recupero del calore contenuto nei fumi di scarico ed al vapore acqueo, le caldaie a condensazione potranno sfruttare una fonte di energia supplementare, che verrebbe altrimenti dispersa nell’atmosfera.
Il calore, da prodotto di scarto, si trasforma in energia utile.
Quali sono i vantaggi
Ecco alcuni motivi per cui una caldaia a condensazione è la scelta ottimale per le vostre unità abitative:
- Risparmio economico
- Risparmio di spazio
- Riduzione dell’impronta di carbonio
La scelta di una caldaia con tecnologia a condensazione per il riscaldamento domestico e per la produzione di acqua calda sanitaria comporta diversi vantaggi.
Innanzitutto, i benefici economici: una caldaia a condensazione consuma meno rispetto alle caldaie tradizionali (tra il 30 ed il 40% in meno), e questo permette l’abbattimento dei costi, con bollette decisamente più contenute rispetto ai sistemi tradizionali.
Dal punto di vista ambientale, una caldaia a condensazione può fare la differenza in termini di sostenibilità per due motivi.
In primo luogo, la grande efficienza energetica (che può arrivare fino al 98% rispetto agli impianti classici) evita sprechi e dispersioni.
In secondo luogo, la tecnologia a condensazione rende possibile la riduzione di emissioni di sostanze nocive per l’ambiente (fino al 75% di emissioni in meno), perché nel processo di combustione la produzione di fuliggine e particolato sarà minore.
Le caldaie a condensazione possono essere inoltre combinate con altri impianti per aumentarne ulteriormente l’efficienza e la sostenibilità. Le combinazioni maggiormente diffuse sono realizzate con i pannelli solari termici e con la pompa di calore.
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Estate e caro bollette, i consigli ENEA per consumare in modo più intelligente
Con l’estate alle porte torna d’attualità il discorso sul caro bollette ed il risparmio energetico.
La crisi energetica degli ultimi mesi, aggravata dalla guerra in Ucraina, rende necessari alcuni accorgimenti per affrontare al meglio la stagione estiva.
Per risparmiare sulle bollette, salvaguardare l’ambiente e ridurre la dipendenza dal gas metano, l’Azienda nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha pubblicato una guida contenete alcuni utili consigli sull’utilizzo dei climatizzatori, oltre ad alcuni buoni comportamenti da mettere in atto.
Un corretto utilizzo del climatizzatore, unito all’utilizzo dei pannelli solari, può infatti determinare un grandissimo risparmio di gas metano a livello nazionale, pari a 1,8 miliardi di metri cubi di gas (circa il 2,5% del consumo italiano conseguito nel 2021).
Il responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, Nicolandrea Calabrese, si è espresso in questi termini:
“Nella climatizzazione estiva, le misure essenziali per ottenere bollette più leggere consistono nell’aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna, portando il termostato da 26 a 28° C, e chiudere le persiane quando non si è in casa. In particolare, nel periodo estivo è fondamentale schermare le finestre esposte a sud e a est. Ipotizzando che il 30% delle circa 25,7 milioni di famiglie italiane abbia due unita interne di condizionamento in funzione per 350 ore l’anno, con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare fino a oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di metri cubici di metano in un anno.”
Il che significa ridurre il consumo di energia elettrica di circa il 50%.
I consigli di ENEA
Tra i consigli ENEA troviamo quelli che già da anni vengono indicati in qualsiasi linea guida che tratti di risparmio energetico, e vanno dal chiudere le persiane quando fa troppo caldo, per cercare di lasciare la casa più fresca, alla sostituzione di lampadine incandescenti.
Questi consigli che seguono, riportano alcune delle azioni fondamentali, inerenti soprattutto l’uso del condizionatore, che andrebbero messe in atto per abbattere consumi e costi durante la stagione estiva, ma non solo.
Attenzione alla classe energetica del climatizzatore
Un climatizzatore di classe A o superiore può far conseguire un risparmio energetico notevole. In merito alla questione, Calabrese sottolinea che: “Se anche solo il 5% delle famiglie sostituisse il proprio condizionatore energivoro con un modello alla massima efficienza, si potrebbe ottenere un risparmio di 180 milioni di kWh elettrici, corrispondenti a 14 milioni di metri cubici in un anno”.
Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità
Settare il condizionatore su temperature eccessivamente basse non serve, saranno sufficienti un paio di gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Può inoltre tornare utile impostare il condizionatore in modalità deumidificatore, perché l’umidità presente nell’aria altera la percezione della temperatura reale, facendola sembrare più elevata.
Chiudere le persiane nelle ore più calde
In questo modo la temperatura interna dell’abitazione sarà più bassa, ed il condizionatore impiegherà meno energia per rinfrescare gli ambienti.
Utilizzare la tecnologia inverter
I condizionatori che adottano questa tecnologia possono convertire la corrente continua che entra nell’impianto in corrente alternata in uscita, ottimizzando le prestazioni ed i consumi. Hanno un prezzo d’acquisto maggiore rispetto ai modelli on-off, ma nel lungo periodo compenseranno la spesa con consumi ridotti.
Attenzione alla posizione del condizionatore
Il climatizzatore andrà installato in alto, perché l’aria fredda scende mentre quella calda sale. Evitare l’effetto barriera: posizionandolo dietro divani, tende e poltrone si ostacolerà la diffusione dell’aria fresca.
Utilizzare il timer e la funzione notte
Con il timer sarà possibile ridurre il tempo di accensione del climatizzatore, che lavorerà solo nei momenti di bisogno. La funzione notte regolerà invece la temperatura ambiente in relazione alla variazione della temperatura corporea.
Pulizia e manutenzione
Una regolare pulizia e manutenzione dell’impianto di climatizzazione potranno garantire la massima efficienza, evitando inoltre che si formino muffe e batteri dannosi per la salute.
I pannelli solari
Con l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria si può realizzare un risparmio di gas pari a circa 1,7 miliardi di metri cubici all’anno. Calabrese si è cosi espresso in merito: “Questo dato lo abbiamo calcolato ipotizzandone l’installazione da parte dell’80% delle famiglie residenti in case unifamiliari, per le quali l’intervento è di semplice attuazione, e dal 20% di quelle che abitano in condominio, per un totale di circa 9,75 milioni di nuclei familiari. Il ricorso a pannelli solari termici può infatti coprire interamente il fabbisogno di una famiglia per la produzione di acqua calda sanitaria da aprile fino a ottobre, con un risparmio di circa 175 metri cubici di gas, considerando un consumo medio di 25 metri cubici al mese”.
Infine, per evitare inutili dispersioni è fondamentale isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione e assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
Qui inoltre potrai trovare un approfondimento sui 5 errori da evitare con i climatizzatori per risparmiare energia.
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